mercoledì 6 marzo 2013

L'ATTIMO FUGGENTE

CARRIE: Ricomincio a scrivere per bisogno, necessità, o forse perchè stamattina non ho voglia di fare niente.
E allora vi racconto una storiella vivace vissuta qualche mese fa quando io e la mia inseparabile amica di merende, per l'ennesima volta, scappiamo di casa nel cuore della notte per raggiungere il locale della perdizione.
Questo luogo è bello e maledetto allo stesso tempo, fascinoso fino alle 2 di notte per poi trasformarsi in una sottospecie di bordello dove nessuno è più sano e dove tutto è concesso.
All'ingresso sempre e solo lui...senza farlo apposta colui che sceglie chi entra e chi no, dei due locali che frequentiamo ultimamente, è sempre e solo lui: M.
La prima volta che lo avevo visto ero stata letteralmente folgorata, da ciò che io ritengo "la prima cosa che guardo in un uomo" e cioè l'abbigliamento.
Portava questi stivali da cavallerizzo con infilati dentro dei pantaloni di cotone misto lana color grigio fumo, giaccone doppiopetto nero e sciarpa calda di cacherime color antracite...capelli brizzolati e un sorriso "Durbans" da far spavento.
Quella notte gli sguardi tra noi si erano accesi di passione già da subito, già all'ingresso, ormai la nostra intesa era consolidata, perchè erano settimane che giocavamo ad osservarci e a cercarci.
Il locale quella notte rimaneva aperto fino alle 7 del mattino e tra un drink e l'altro, si ballava, si cantava si giocava a fare le provocanti gattine pronte a graffiare; si perchè la cosa che io e Steffy condividiamo da tempo e che ci eccita quasi più di un orgasmo, è sentirci incatenate dagli sguardi desiderosi e vogliosi di tutti gli uomini che osservavano le nostre movenze e i nostri occhi da pantere.
Io e lui ci rincorravamo di continuo quella sera, i miei check all'ingresso, le sue entrate fulminee che mi cercavano e che mi illuminavano da lontano, la mia ricerca vorace di lui con tutti i sensi del mio corpo, quella sera avevo una voglia pazza di lui...una voglia carnale e bagnata.
Ci incrociamo in bagno e ci capiamo subito, vogliamo qualche istante per noi, per sfogare quel desiderio, volevo sentirlo dentro almeno con un bacio; ma il bagno è pieno di gente e lui conosciutissimo da tutti viene fermato da chiunque e così la nostra prima occasione della serata sfuma con un abbraccio e qualche sorriso.
Dopo circa un'ora ci eravamo trasferiti nel privé e io non smettevo di seguire il ritmo, sorseggiando qualunque cosa mi venisse offerta, quando ad un tratto lo trovo dietro di me che mi sussurra di raggiungerlo dopo 5 minuti in un luogo cupo e buio del locale.
Mi precipito da lui....lo trovo li ad aspettarmi e in un attimo mi sbatte con forza contro un muro, mi bacia a mo' di "limone duro" come ama dire la mia Steffy, e inizio a sentire che anche qualcos'altro di duro si stava accendendo. 
Dopo un istante mi prende con forza le anche e mi fa voltare con violenza, mi alza il vestito, e sento la sua cintura sciogliersi velocemente.....capisco le sue intenzioni e mi sfilo in un secondo i collant (maledetta me che non ascolto mai Steffy, ci volevano le parigine...mannaggia!) e poi......succede.....succede ciò che mai e dico mai avrei immaginato...entra con forza, violenza, velocità in cerca del piacere e io scioccata ma eccitata sono stregata e inerme davanti alla sua volontà...mi piace da pazzi ciò che sta accadendo anche se per razionalizzare l'accaduto ci ho poi messo due giorni.
Veniamo sorpresi con le mani nella marmellata da strani individui che frenano l'arrivo del nostro piacere e quindi in un lampo ci dividiamo e ci dileguiamo.
Sono stordita, scioccata, basita e non so più neanche dove mi trovo, quando poi ritrovo l'equilibrio sui miei trampoli e mi metto a correre... mi precipito da Steffy che intanto ascoltava con occhi persi nel vuoto le noiosità del belloccio di turno che l'aveva abbordata.
La chiamo e lei non si volta,...urlo e lei mi dice no.... la supplico e lei mi dice aspetta.....non ce la faccio più sono in preda ad un panico surreale di piacere che mi fa quasi diventare rugosa in volto...insisto.... e lei finalmente ascolta sbalordita il mio racconto...poi in un attimo torniamo con i piedi per terra....è scomparsa la sua pochette di Prada!!! NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!